Comunicare i licenziamenti, quali strategie di PR adottare in azienda?

11 febbraio 2025

Comunicare i licenziamenti, quali strategie di PR adottare in azienda?

Comunicare i licenziamenti non spetta solamente al Direttore HR, ma anche al Responsabile Relazioni Esterne. Si tratta di uno dei quei momenti topici in cui la conferenza stampa deve essere pianificata in ogni dettaglio per gestire la situazione al meglio. L’obiettivo è uno solo: minimizzare l’impatto negativo sugli stakeholder a livello emotivo, reputazionale e legale, evitando, innanzitutto, che la notizia sia divulgata ai dipendenti al momento sbagliato e senza un contesto adeguato che potrebbe generare speculazioni fuori controllo.

Le caratteristiche di una comunicazione strategica

Il comunicato stampa deve spiegare chiaramente tre aspetti:

le motivazioni: evidenziare in maniera trasparente e diplomatica i motivi che hanno portato alla decisione (cambiamenti del mercato, crisi economiche o ristrutturazioni).

l’impegno dell’azienda nei confronti dei dipendenti: illustrare le misure adottate per minimizzare l’impatto sulla forza lavoro, come eventuale supporto psicologico, programmi di formazione, incentivi alla ricollocazione ed eventuali re industrializzazioni degli stabilimenti. Dimostrare empatia è cruciale per salvaguardare la reputazione aziendale.

le prospettive future: comunicare come questa decisione si inserisca in un piano strategico per garantire la sostenibilità dell’azienda nel lungo termine.

Case study: LEGO e Beko Europe


LEGO (2004)

Nel 2004 Lego convocò una conferenza stampa per comunicare un deficit di 14 miliardi di corone, un calo del fatturato del 25% e gli inevitabili licenziamenti.

Il guru delle PR, Jess Myrthu, al quale l’azienda si era rivolta, organizzò la conferenza nei minimi dettagli, tenendo conto di alcuni principi.

Punti forti

  • nel cs inserì frasi ad effetto, come “quando ci sono discrepanze tra la mappa e il terreno, è sempre meglio seguire il terreno” e raccomandò di utilizzare nello speech espressioni come “siamo pronti a voltare pagina” e “tireremo il freno”.
  • suggerì all’AD Kjeld Kirk Kristiansen di disegnare sulla lavagna un grafico a zig zag per illustrare i risultati degli ultimi cinque anni, minimizzando visivamente le criticità.
  • furono spiegati i motivi del deficit: l’andamento positivo dei LEGO ispirati ai film di Harry Potter e Star Wars non avevano compensato i cali di vendita degli altri prodotti in catalogo.

Punti deboli

  • una settimana dopo la conferenza stampa, il Presidente del CdA Mads Ølivsen in una intervista dichiarò che non ci sarebbero stati licenziamenti, cosa che, invece, avvenne. Questo errore comunicativo danneggiò la credibilità aziendale.

Beko Europe (2023)

Beko ha annunciato la chiusura di tre stabilimenti italiani e la riconversione di uno, per un totale di 1.935 licenziamenti.

Punti forti

  • Maurizio David Sberna, responsabile relazioni esterne di Beko Europe, ha spiegato i motivi delle chiusure fornendo dati concreti, come la perdita di oltre 50 milioni di euro l’anno causata dal calo della domanda e dalla concorrenza cinese. 

Punti deboli

  • contrariamente a quanto scritto in una nota, l’azienda non ha specificato come desidera collaborare con le istituzioni per la riqualificazione professionale dei dipendenti
  • Ilias Kil, vicepresidente delle operazioni di Beko, ha dichiarato che, al momento dell’acquisizione, non erano a conoscenza della situazione finanziaria di Whirlpool. Questa dichiarazione, naturalmente, ha generato forti perplessità. 

Cosa dobbiamo imparare da questi due case studies

  • evitare le contraddizioni: una comunicazione falsa come quella del Presidente del CdA LEGO Mads Ølivsen mina la credibilità dell’azienda.
  • fornire dati concreti: numeri chiari e un linguaggio diretto aiutano a creare fiducia e a prevenire interpretazioni negative.
  • collaborare attivamente: eventuali accordi tra azienda, istituzioni e sindacati nei piani di sostegno per i dipendenti, come nel caso Beko, devono essere spiegati in dettaglio e in modo esplicito.

Leggendo questi due casi, avrai notato che comunicare i licenziamenti è una delle sfide più complesse nella gestione delle crisi aziendali. Questo non è il momento per l’improvvisazione e per il fai-da-te: una strategia PR ben pianificata può limitare i danni e preservare la reputazione aziendale.

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A presto,

Francesca Caon