Cosa sono davvero le PR?

05 settembre 2022

Cosa sono davvero le PR?

Caro imprenditore o professionista che vuoi farti conoscere in maniera genuina attraverso le PR, hai tra le mani un manuale interamente dedicato a te.

Cosa sono davvero le PR? 

Come possono influire in modo determinante sulla nascita, sullo sviluppo e sull’affermazione di un brand?

Nelle PR la persuasione dei consumatori viaggia attraverso il potere d’influenza della stampa, che non accoglie acriticamente i contenuti proposti da un’agenzia ma svolge un lavoro di ricerca, selezione e pubblicazione che garantisce (quasi) sempre al lettore una validazione oggettiva e autorevolissima, al di sopra di ogni sospetto.

Ma in virtù della propria natura dinamica, le pubbliche relazioni sono il primo raggio nel mondo della comunicazione ad essere costantemente a passo con i tempi.

Fare PR, oggi, può anche significare ricorrere a decine di sfaccettature diverse: si va dal sostegno di influencer, che sono a tutti gli effetti dei nuovi media, fino al ribaltamento di logiche acquisite che potrebbero lasciare spiazzati i non addetti ai lavori.

In un mercato come quello di oggi, in cui la concorrenza globale ha saturato quasi tutti i settori, non è più sufficiente creare prodotti o servizi straordinari.

Bisogna innanzitutto saperli comunicare, e il modo più efficace è quello scelto da chiunque abbia dato vita a una storia di successo: fare sì che a parlarne siano media autorevoli la cui reputazione sia al di sopra di ogni sospetto.  

Oggi più che mai, le pubbliche relazioni sono diventate fondamentali.

Le conseguenze del lockdown sono sotto gli occhi di tutti e le aziende, per sopravvivere, dovranno cambiare il proprio modo di comunicare.

Essere sempre sulla cresta dell’onda grazie alla percezione che offriamo di noi, può diventare un’immensa opportunità, tutta da cogliere.

Le PR non si fermano mai

Ne siamo tutti influenzati anche quando non lo sappiamo, e per comprenderne le dinamiche è sufficiente applicarle alle nostre esperienze di acquisto.

A prescindere dal settore produttivo di appartenenza, i brand si trovano generalmente a dover fronteggiare due situazioni classiche.

Da un lato una clientela di consumatori iper tecnologici e in grado di informarsi sulla validità di ciò che offriamo con un tocco sul cellulare; dall’altro un’offerta globale che, se affrontata senza la capacità di farsi percepire come differenti dal mercato, rischia di traghettare le aziende verso una fine già certa.

Il fattore determinante che ci porta a scegliere un prodotto o un servizio piuttosto che un altro, magari con caratteristiche simili, sono proprio le PR.

Le PR avvengono attraverso i media

Quest’opera di convincimento avviene attraverso i media.

Grazie alle pubbliche relazioni curate da un professionista del settore è possibile ottenere una copertura mediatica continuativa, attraverso articoli e interviste, che si traduce immancabilmente in maggiore credibilità, notorietà e quindi profitti.

Tra essere pubblicati con costanza da media autorevoli come il Corriere della Sera e Repubblica o non avere alcun tipo di menzione sui giornali, c’è una differenza sostanziale che si ripercuote inevitabilmente sul processo di scelta del consumatore.

Oggi il web ha facilitato questo compito, offrendo la possibilità di sfruttare siti, portali, magazine e testate online, spesso fornite di sezioni in cui blogger e giornalisti hanno una linea editoriale molto più ricca della stampa tradizionale e dove si necessita di maggiore contenuto.

Per questo la missione del PR è così importante e delicata: lo scopo è dunque quello di generare pubblicità positiva per il cliente, migliorandone la visibilità e accompagnandolo al contempo verso quell'attenzione mediatica che consente da una parte la costruzione di carriere, così come dall’altra minaccia la loro distruzione.

Un’azienda senza comunicazione mediatica attraverso le PR, nell’epoca di internet e della reputazione online, è un’azienda moribonda.

Ecco il blog di PR che avrei voluto consultare ogni qualvolta una situazione critica lo richiedeva.

Fatene buon uso.