Selezione contro sovraesposizione: perché creare il mistero nell’attività di PR

20 gennaio 2025

Selezione contro sovraesposizione: perché creare il mistero nell’attività di PR

Nell’era dell’over information, in cui è difficile riuscire a distinguere una notizia vera da una fake news, i brand devono evitare il rischio della sovraesposizione mediatica.

Cos’è la sovraesposizione mediatica?

Questo fenomeno si verifica quando un brand, un individuo o una notizia sono eccessivamente presenti sui media, come un vero e proprio battage pubblicitario. Ma essere ovunque senza una direzione strategica e senza una adeguata pianificazione può essere controproducente. Quando sono bombardate da messaggi di uno stesso brand, infatti, le persone si sentono sopraffatte da una quantità eccessiva di informazioni, fino alla saturazione. Le conseguenze sono: disorientamento, disaffezione, apatia e, infine, totale disinteresse.

Come si crea il giusto “mistero” per un brand che vuole distinguersi?

Per evitare questo effetto boomerang che genera stanchezza nel pubblico, i professionisti delle PR possono adottare alcuni accorgimenti che consentono di emergere nel “mare magnum” del flusso ininterrotto di informazioni, lavorando, qualche volta, per sottrazione. Ecco qualche dritta.

Siate selettivi nella scelta dei media

non essere presenti indistintamente su tutte le piattaforme mediatiche, ma scegliere, di volta in volta, in caso di intervista o presenza fisica, quelle giuste per il messaggio da veicolare.

Siate selettivi nel numero di presenze e/o citazioni

quando si è meno visibili sulla carta stampata, in radio, tv e web, il valore di ciascuna apparizione aumenta perché si tratta di un vero e proprio evento mediatico (ricordate quando si afferma: “una delle poche volte in cui il personaggio pubblico x ha concesso un’intervista al giornalista y è stata in occasione di….?”). In questo caso la scarsità può rappresentare una strategia vincente.

Curate il messaggio

Alla selezione dei media e alla scarsità delle presenze e/o interviste, i professionisti delle PR devono fare leva sulla suspence, creando attesa con uno o più teaser e lasciando una domanda aperta o un motivo per saperne di più alla fine di ciascuna comunicazione. Questo genera curiosità e fidelizzazione del pubblico, desideroso di scoprire quale sia il mistero nei successivi messaggi.

Fate storytelling

Non raccontate solo una notizia, ma anche una storia da abbinare alla notizia per creare connessioni più profonde.

Mantenete un’identità autentica

Che si tratti di un brand o di un personaggio pubblico, questa teoria funziona se la sua identità è forte e riconoscibile.

Scarsità come valore aggiunto

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 A presto,

Francesca Caon